Recarmi ad Assisi è stata ancora una volta un’esperienza nuova, unica, diversa per tempi e modalità dalle precedenti, ma sicuramente identica per intensità ed emozioni che mi ha arricchito nell’animo e rinvigorito la convinzione di proseguire nel percorso di professione francescana intrapreso.
Erano trascorsi pochi mesi dall’ultimo viaggio ad Assisi e portavo ancora dentro i ricordi della recente visita effettuata unitamente a mia moglie Rosa, in occasione delle vacanze estive, nei luoghi di S. Francesco e S. Chiara.
Era stata un’esperienza di viaggio vissuta in un clima di pace e serenità che in entrambi aveva lasciato un profondo sentimento di fede e, soprattutto, alimentato il desiderio di riviverlo quanto prima.
Ebbene, ad inizio anno, il Consiglio OFS di Piedigrotta ha organizzato il pellegrinaggio ad Assisi. Quale occasione migliore per me e Rosa ritornare ad Assisi insieme ai nostri fratelli!
Il tema scelto per il viaggio: “Cercatori di Cristo Sulle orme di San Francesco”, indubbiamente forte per significato, mi ha esortato sin dalla partenza ad interrogarmi sulla mia identità cristiana e sulla responsabilità di realizzarla alla luce di una scelta di vita francescana. Sono state le continue riflessioni su tale argomento ed i momenti di preghiera che hanno caratterizzato e dato il vero senso ai giorni del pellegrinaggio.
Ho sempre considerato la terra di Assisi un luogo speciale ove l’ascolto della Parola, l’invocazione all’Altissimo, assumono un significato profondo rilevandosi come un intimo e diretto dialogo con il Signore.
Infatti, è stato in occasione della recita dei Vespri presso il Convento di San Damiano che ho vissuto un’esaltante esperienza di preghiera. Sarà stata l’atmosfera mistica ed il silenzio del posto, che in tale circostanza ho vissuto un solenne momento di concentrazione spirituale, di meditazione, contrassegnato ancor di più dalla felicità, che ancora mi porto dentro, di averlo realizzato e condiviso con la mia fraternità.
Cosa mi porto dentro da questo viaggio? Recarmi ad Assisi è stata ancora una volta un’esperienza nuova, unica, diversa per tempi e modalità dalle precedenti, ma sicuramente identica per intensità ed emozioni che mi ha arricchito nell’animo e rinvigorito la convinzione di proseguire nel percorso di professione francescana intrapreso.
Muoversi in quei luoghi santi è stata ancora una volta un’occasione personale di crescita spirituale, ma soprattutto un ulteriore opportunità di conoscenza dei miei “compagni di viaggio” e ancor di più di me stesso.
Scorgere in loro e nella loro semplicità, la commozione, la speranza, la fatica, la gioia, il sorriso, l’amore verso il Signore è stato come percepire i miei stessi sentimenti e rivedermi, in una certa misura, nel mio cammino di vita, di fede, di ricerca di Cristo.
E per questo motivo che ringrazio tutti i fratelli che hanno partecipato al pellegrinaggio per il ricordo indelebile di quei momenti di preghiera, di riflessione, di silenzio, di ascolto, di comunione, di allegria che conserverò affettuosamente nel mio cuore, ma soprattutto per avermi donato un’occasione di vera, spontanea e sincera Fraternità.
Stefano Esposito
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